North Urban Paestum Project (NUPP)

SCHEDA TECNICA

Direzione scientifica

Rebecca Miller Ammerman

Collaboratori

Albert J. Ammerman, Vincenzo Amato, Laszlo Bartosiewicz, Federica Boschi, Alice Choyke, Bianca Ferrara, Lorenzo Lazzarini, Jay Noller, Michele Silani

Obiettivi

Il North Urban Paestum Project (NUPP) si è concentrato principalmente sul Tempio di Atena, che sorge nel punto geografico più alto della città, a lungo ritenuto un colle naturale. Uno degli obiettivi fondamentali del NUPP è confrontare le informazioni sulle strutture sottostanti e sulla morfologia del sito ottenute combinando diversi metodi di indagine archeologica: (1) prospezione geofisica non invasiva, come il metodo del georadar, (2) carotaggi fatti a mano o meccanicamente, e (3) scavo. Dal 2017 al 2024, diversi carotaggi sono stati realizzati lungo un transetto che corre da est a ovest nella zona meridionale del tempio e uno che corre da sud a nord a metà del lato nord del tempio, e 5 trincee sono state scavate. Nel 2017, la squadra del NUPP ha avanzato l’ipotesi che la collina su cui sorge il tempio sia invece artificiale. Nel 2018, lungo il transetto est a ovest il NUPP ha scavato due trincee (T1 e T2) che hanno confermato la suddetta ipotesi. T1 si trova a ovest del tempio e T2 a sud dell’angolo sud-ovest del tempio. Nel 2019, altre due trincee (T5 e T6) sono state scavate lungo il transetto da sud a nord a metà del lato nord del tempio, e nel 2024, una trincea (T7) è stata scavata ad est della Trincea 6.

Bibliografia

Amato, V. et al.  “Sedimentology and depositional history of the travertines outcropping in the Poseidonia-Paestum archaeological area,” Rend. Fis. Acc. Lincei 23 (2012) 61-68.

Ammerman, R.M. and A. Ammerman, “Nuova luce sul Tempio di Atena: trasformare il paesaggio,” in Poseidonia Water City. Archaeology and Climate Change, G. Zuchtriegel, P. Carter, M.E. Oddo, eds.  (Pandemos, Paestum 2019) 51-63.

Ammerman, A. “The Mound at the Temple of Athena at Paestum: The first five Steps in the Research Design,” GROMA: Documenting Archaeology 5 (2021) 1-22.

Graells i Fabregat, R., F. Longo, and G. Zuchtriegel, eds. Le armi di Athena. Il santuario settentrionale di Paestum (Naples 2017).

Direzione scientifica

Rebecca Miller Ammerman

Collaboratori

Albert J. Ammerman, Vincenzo Amato, Laszlo Bartosiewicz, Federica Boschi, Alice Choyke, Bianca Ferrara, Lorenzo Lazzarini, Jay Noller, Michele Silani

Obiettivi

Il North Urban Paestum Project (NUPP) si è concentrato principalmente sul Tempio di Atena, che sorge nel punto geografico più alto della città, a lungo ritenuto un colle naturale. Uno degli obiettivi fondamentali del NUPP è confrontare le informazioni sulle strutture sottostanti e sulla morfologia del sito ottenute combinando diversi metodi di indagine archeologica: (1) prospezione geofisica non invasiva, come il metodo del georadar, (2) carotaggi fatti a mano o meccanicamente, e (3) scavo. Dal 2017 al 2024, diversi carotaggi sono stati realizzati lungo un transetto che corre da est a ovest nella zona meridionale del tempio e uno che corre da sud a nord a metà del lato nord del tempio, e 5 trincee sono state scavate. Nel 2017, la squadra del NUPP ha avanzato l’ipotesi che la collina su cui sorge il tempio sia invece artificiale. Nel 2018, lungo il transetto est a ovest il NUPP ha scavato due trincee (T1 e T2) che hanno confermato la suddetta ipotesi. T1 si trova a ovest del tempio e T2 a sud dell’angolo sud-ovest del tempio. Nel 2019, altre due trincee (T5 e T6) sono state scavate lungo il transetto da sud a nord a metà del lato nord del tempio, e nel 2024, una trincea (T7) è stata scavata ad est della Trincea 6.

Bibliografia

Amato, V. et al.  “Sedimentology and depositional history of the travertines outcropping in the Poseidonia-Paestum archaeological area,” Rend. Fis. Acc. Lincei 23 (2012) 61-68.

Ammerman, R.M. and A. Ammerman, “Nuova luce sul Tempio di Atena: trasformare il paesaggio,” in Poseidonia Water City. Archaeology and Climate Change, G. Zuchtriegel, P. Carter, M.E. Oddo, eds.  (Pandemos, Paestum 2019) 51-63.

Ammerman, A. “The Mound at the Temple of Athena at Paestum: The first five Steps in the Research Design,” GROMA: Documenting Archaeology 5 (2021) 1-22.

Graells i Fabregat, R., F. Longo, and G. Zuchtriegel, eds. Le armi di Athena. Il santuario settentrionale di Paestum (Naples 2017).

Descrizione:

I risultati preliminari del NUPP hanno fornito una migliore conoscenza della geomorfologia e la storia del santuario urbano settentrionale di Paestum.  Le indagini hanno recuperato prove degli strati naturali del paleosuolo e del travertino naturale (bedrock) che giace sotto la collina artificiale e hanno documentato come tali livelli siano stati trasformati dall’intervento umano nella costruzione della collina alla fine del VI sec. aC.  Gli scavi rivelavano che i massi di travertino che compongono il centro della collina più vicino al tempio in T2 sono impilati in modo più sistematico, appositamente uno sopra l’altro, e sono di dimensioni inferiori rispetto ai massi scaricati un po’ a caso nella parte restante della collina sul lato nord del tempio. Nella superficie superiore della collina, i massi più piccoli sono stati posizionati sopra quelli più grandi per fornire una superficie più liscia e compatta. La pendenza della collina a nord del tempio è più ripida che a ovest. Si può stimare le dimensioni della collina e la quantità di massi di travertino che sono stati necessari per rimodellare il paesaggio tramite questo intervento umano. La collina ha circa 2 m di altezza vicino al tempio e si inclina oltre il tempio per circa 25 m sia a nord che a ovest e per circa 15 m a sud. La collina non è presente all’estremità orientale del tempio dove il travertino naturale raggiunge un’altezza elevata. La ricerca dà una stima preliminare di 60.000 come numero totale di massi nella collina, fornendo una nuova luce sullo sforzo di manodopera nel trasformare il paesaggio per dare un risalto elevato sopra la città al Tempio di Atena.

Oltre alla costruzione della collina artificiale e del tempio, NUPP ha documentato la vita dell’area dalla frequentazione preistorica al periodo medievale. Per esempio, una fossa votiva con numerose idrie in miniatura e la mandibola di una piccola pecora/capra, nonché il ritrovamento di uno scudo votivo in miniatura in bronzo e figurine di terracotta, attestano i riti svolti nel santuario dal VI al III sec. a.C. Di grande interesse è il ritrovamento appena sopra la collina in T6 e T7 di numerose pietre lavorate di arenaria e travertino, in associazione con un vaso contenente gesso bianco e vari attrezzi in pietra, che suggerisce che la zona era un cantiere per la costruzione del tempio.

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Parchi archeologici di Paestum e Velia

I Parchi archeologici di Paestum e Velia sono un istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dotato di autonomia speciale, iscritto dal 1998 nella lista del patrimonio mondiale UNESCO.

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