Direzione scientifica
Tiziana D’Angelo
R.U.P.
Maria Rosaria lo Muzio
D.E.C.
Francesco Uliano Scelza
Obiettivi
Il servizio ha l’obiettivo di garantire la conservazione del rilevato archeologico del sito archeologico di Velia, oltre che il suo decoro e, in ultima analisi, il più alto grado di tutela e fruibilità. Il valore dell’esecuzione del progetto nel sito della città focea non risiede solo nell’offrire al parco di Velia vitalità e efficienza delle testimonianze antiche ma anche nel donare all’area archeologica costante ordine con determinante impatto positivo su visibilità, percorribilità, controllo e godibilità dell’area.
DESCRIZIONE
A partire dal 2023 è stato dato avvio al servizio di Conservazione Programmata del Parco Archeologico di Velia, progetto pilota ideato, propiziato e sostenuto dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, alla cui definizione hanno concorso dirigenti, funzionari e tecnici della Direzione Generale Musei e del Parco Archeologico di Paestum e Velia.
Il servizio è eseguito attraverso una squadra multidisciplinare di operatori specializzati nel campo della manutenzione e della conservazione dei Beni Culturali: 4 restauratori, 1 archeologo, 1 architetto e 4 operatori tecnici specializzati. L’équipé opera attraverso un piano di monitoraggio volta per volta definito sulla base di un attento e continuo esame dello stato di salute del Parco. Inoltre la squadra di manutentori/conservatori, nei limiti delle proprie mansioni e competenze, è attiva nel contrasto di disservizi e di dissesti emergenziali, frutto di eventi eccezionali e imprevisti. In questo modo la strategia di azione predisposta su programmi validati si amplia a comprendere tipologie di degrado altrimenti non affrontabili.
L’attivazione del servizio ha avuto una forte incidenza positiva sul Parco di Velia. L’area si presenta non solo più pulita, ordinata e gradevole ma anche più sicura, sia in termini di percorribilità e vivibilità da parte degli utenti esterni e interni, sia in relazione alla conservazione dei manufatti archeologici, dei dispositivi di fruizione e di alcune opere infrastrutturali di controllo e di protezione del sito.
