Nel 1907 gli scavi per l’edificazione dello stabilimento del consorzio agroalimentare Cirio a sud del Comune di Capaccio-Paestum vicino a Porta della Giustizia, portarono alla luce gli antichi resti di un santuario dedicato ad Afrodite (poi Venere in epoca romana) databile al V secolo a.C, conosciuto come Basilica di Santa Venera.
I successivi scavi archeologici, ripartiti negli anni ‘50 in occasione di un ampliamento dello stabilimento, negli anni ‘90 con l’acquisto dello stesso da parte dello Stato e che proseguono ancora oggi, hanno consentito il recupero nell’area circostante di diverse statue in marmo e di altri reperti provenienti da tutto il Mediterraneo, a dimostrazione dell’importanza spirituale e culturale che rivestì il santuario fino alla tardo-antichità. Questi ritrovamenti non hanno tuttavia ancora dato conferma della continuità tra il culto della Venere pagana e della Venera cristiana ipotizzata negli anni ‘20 dal sovrintendente Vittorio Spinazzola: le testimonianze della prima giungono fino al III secolo d.C., mentre la seconda fa la sua comparsa solo nell’XI secolo.
In questo luogo, che coniuga archeologia antica e archeologia industriale, sono in corso lavori di restauro e riqualificazione che ambiscono al ripristino dello stato di conservazione dell’edificio per renderlo accessibile al pubblico ed allestire un centro culturale dedicato alla storia recente e antica dell’area.
STATO DEI LAVORI
Aggiornamento del 15/11/2023
Partiti i lavori di restauro e riqualificazione
