Percorso e struttura della Cinta Muraria di Paestum
La cinta muraria è, accanto ai templi, uno degli elementi maggiormente rappresentativi di Paestum nonché uno dei complessi difensivi meglio conservati nel panorama delle città antiche. Il suo circuito si sviluppa per una lunghezza di quasi 5 km, disegnando un perimetro di forma pressocché trapezoidale, all’interno del quale è raccolta la città. Il percorso continuo è interrotto brevemente a nord e a sud dalle brecce determinate dalla costruzione della strada di età borbonica.
L’accesso in città avveniva attraverso 4 ingressi principali: Porta Aurea (a Nord, quasi completamente distrutta), Porta Sirena (a Est), Porta Giustizia (a Sud) e Porta Marina (a Ovest). La presenza di 47 aperture di dimensioni minori, le cosiddette postierle, doveva consentire le sortite militari tra le mura e il fossato durante gli assedi. Il sistema difensivo era inoltre completato da 28 torri di forma prevalentemente quadrangolare e, in misura inferiore, circolare e pentagonale. Per quanto riguarda la tecnica costruttiva, le mura constano di due cortine di blocchi di travertino, collegate da briglie a intervalli più o meno regolari e con all’interno un riempimento di terra e calcare. Lo spessore oscilla tra i 5,50 m. e i 6,50 m., mentre in origine l’elevato superava probabilmente i 7 m., al termine dei quali si sviluppava un camminamento di ronda, accessibile mediante una doppia rampa di scale.
L’evoluzione delle mura cittadine nel tempo
La definizione di una cronologia delle mura di Paestum non è un compito di facile risoluzione. La cinta muraria come la vediamo oggi, difatti, non fu realizzata nell’ambito di un unico progetto edilizio, ma si configura piuttosto come il prodotto di una serie di interventi che si susseguirono nel corso di almeno tre secoli. La fase edilizia più antica delle mura pestane risale al IV secolo a.C., ossia all’età lucana. Nei secoli successivi all’erezione si susseguirono, tuttavia, continui rifacimenti e restauri, più o meno estensivi, di alcuni tratti murari, delle porte, delle postierle e delle torri.
È tuttavia da ipotizzare che anche la città greca, prima dell’arrivo dei Lucani, si fosse dotata di un proprio sistema di difesa. A queste mura più antiche sono da ricondurre alcune tracce rinvenute nel settore di Porta Giustizia, che riconducono a una struttura originariamente formata da un terrapieno e da palizzate lignee, databile tra il VI e il V secolo a.C.
I Parchi archeologici di Paestum e Velia sono un istituto del Ministero della Cultura dotato di autonomia speciale, iscritto dal 1998 nella lista del patrimonio mondiale UNESCO.